L’abbazia sorge su di un promontorio da cui si dominano i campi coltivati circostanti e un vasto tratto di mare, noto come Costa dei Trabocchi... #tuttitaly
L'Abbazia di San Giovanni in Venere è uno dei Beni Culturali più significativi e rappresentativi dell'Abruzzo. Essa sorge su un promontorio nel comune di Fossacesia, a quota 107 m sul livello del mare, e da qui domina i campi coltivati circostanti e un vasto tratto di mare, noto come Costa dei Trabocchi.
Storia
L'attributo in Venere testimonia la presenza di un tempio romano dedicato alla dea Venere, al quale pare appartengano delle colonne di epoca romana, che troviamo sotto l'altare maggiore, e più precisamente nella cripta.
La nascita dell'abbazia avviene nel 1015 ed è attribuita a Trasmondo II, conte di Teate (Chieti), il cui corpo è seppellito nella cripta. Successivamente sono state apportate delle trasformazioni che hanno portato la chiesa all'aspetto attuale.
Architettura
Esternamente, si nota che la chiesa è stata costruita con blocchi di arenaria nella parte inferiore, e mattoni in quella superiore. Notevole è il portale principale detto Porta della Luna, che durante il solstizio d'estate, al tramonto, è raggiunto dalla luce del sole che illumina il presbiterio e la cripta.
Da notare, inoltre, la Porta del Sole, rappresentata dalle aperture presenti nelle tre absidi, attraversate dai raggi solari durante il solstizio d'inverno.
Sopra il portale, possiamo osservare una lunetta sulla quale è raffigurato Cristo in trono tra San Giovanni Battista e San Benedetto da Norcia. I larghi pilastri in marmo, ai lati dell'ingresso, sono invece scolpiti con le storie di San Giovanni Battista.
L'interno, diviso in tre navate, presenta un presbiterio sopraelevato rispetto al piano dell'aula, al di sotto del quale si trova la cripta, dove possiamo ammirare le absidi decorate da affreschi del Duecento: nell'affresco di destra è rappresentato Cristo benedicente in trono tra i santi Pietro e Paolo (a destra), Giovanni Battista e Giovanni Evangelista (a sinistra). Nell'affresco centrale invece troviamo:
Cristo fra i santi Giovanni Battista e Benedetto; e Madonna in trono con il bambino fra i santi Michele e Nicola di Bari. E infine, nell'affresco di sinistra troviamo Cristo in trono fra i santi Vito e Filippo.
Possiamo concludere la nostra visita nel luminoso chiostro duecentesco, parzialmente ricostruito tra il 1932 e il 1935.
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