Tra l'XI e il XII secolo possedeva una superficie di circa 165 ettari e quattro mulini. La ricchezza del monastero benedettino crebbe nel XV secolo quando raggiunse un'estensione di 428 ettari... #tuttitaly
L'Abbazia benedettina di Santa Maria delle Moje, situata a Moie nel comune di Maiolati Spontini, è un gioiello architettonico che affascina gli occhi e l'anima. Questo antico edificio, un esempio straordinario di architettura romanica, si erge maestoso nella regione delle Marche.
Originariamente posizionata al di fuori del centro abitato, lungo la riva sinistra del fiume Esino, l'abbazia si trovava in una zona paludosa chiamata "moje". Fondata nel XI secolo dalla potente famiglia degli Attoni-Alberici-Gozoni, che dominava le Marche centrali, l'abbazia inizialmente fungeva da monastero privato.
Nel corso dei secoli, l'Abbazia di Santa Maria delle Moje ha ricevuto importanti donazioni e ha subito notevoli ampliamenti. Nel XV secolo, la sua proprietà si estendeva su ben 428 ettari. La chiesa di Santa Maria, con la sua pianta a croce greca iscritta, è un esempio di maestria architettonica. Le pietre squadrate di arenaria giallastra e di media grandezza conferiscono un'atmosfera unica e suggestiva.
All'interno, la chiesa è divisa in tre navate, ognuna composta da tre campate sostenute da quattro pilastri cruciformi. Purtroppo, del monastero originale sono rimasti solo due ambienti. Uno di essi presenta una forma rettangolare con una volta a botte, mentre l'altro, comunicante con il primo, ha una pianta quadrilatera e volte a crociera.
Nonostante la perdita di gran parte della sua struttura originaria, l'Abbazia di Santa Maria delle Moje continua a incantare e affascinare gli amanti dell'architettura romanica e della storia delle Marche. È un luogo che racchiude secoli di storia e spiritualità, un testimone silenzioso di un passato glorioso.
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