Il nome della città è mitologicamente riferito alla bella Fillide che giunse ad "Amandola" cercando disperatamente il suo sposo. Credendo morto si tolse la vita... #tuttitaly
Nel 1249, dall'unione dei tre castelli di Agello, Leone e Marrubione, nasce Amandola. Inizialmente era un castello fortificato dotato di 5 porte e di una cinta muraria, di cui oggi rimane il borgo, la porta San Giacomo e alcuni tratti di mura.
Il nome deriva da un mandorlo, albero che veniva ammirato nella zona. Secondo alcuni studiosi, l'albero cresceva su un altura di 500 metri di quota, dove sorge la piazza del borgo.
L'albero nasce dalla metamorfosi della bella Fillide, figlia di Licurgo, re di Sparta, che credendosi tradita ed abbandonata dal suo amato Demofonte, figlio di Teseo, reduce da Troia, fuggì per rifugiarsi dalla Grecia sull'altura di Castel Leone. Qui si impiccò trasformandosi in un mandorlo senza foglie, finché non arrivò Demofonte. Quando egli ne abbracciò il tronco, l'albero emise foglie e fronde rigogliose.
Il centro storico attesta la ricchezza del suo passato, e possiamo notare che ancora oggi la lavorazione del legno, l'arte del merletto, il restauro e l'antiquariato del mobile sono di notevole interesse.
Da diversi anni ormai, Amandola si è caratterizzata come centro turistico montano, che mette a disposizione dei clienti tutti i servizi necessari per un piacevole soggiorno.
Una delle costruzioni più significative della cittadina è il Santuario del Beato Antonio, risalente al XV secolo.
L'ultimo fine settimana di Agosto, ha luogo La festa delle Canestrelle, uno dei momenti più sentiti e seguiti della festa del Beato Antonio di Amandola.
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