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Bagno Vignoni, frazione di San Quirico d'Orcia (SI) - Val d'Orcia - Patrimonio UNESCO - Toscana

Meta famosa tra le famiglie nobiliari, come ad esempio i Medici, ma anche tra i pontefici: il più importante fu Papa Pio II, che possedeva una residenza estiva nella piazza...

La Val d’Orcia, Patrimonio Mondiale #UNESCO, comprende i centri storici e gran parte del territorio dei Comuni di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia... #tuttitaly

Bagno Vignoni, frazione di San Quirico d'Orcia (SI) - Val d'Orcia - Patrimonio UNESCO - Toscana

Nel cuore della Val d'Orcia, in prossimità della via Francigena, è situato Bagno Vignoni, un incantevole borgo tutto da scoprire.


Il paesino si caratterizza per la presenza, in Piazza delle Sorgenti, di una grande vasca cinquecentesca, che contiene acqua termale che sgorga dalla sottostante sorgente naturale.


Le acque termali di Bagno Vignoni erano utilizzate già nel Medioevo, come si può dedurre da un prezioso documento del 1262, ovvero da un costituto dove si dice che il bagno era diviso in due sezioni: una per gli uomini e una per le donne.

Molti personaggi illustri amavano frequentare le acque di Bagno Vignoni, per le loro straordinarie proprietà benefiche e curative. Nel 1490, anche Lorenzo de' Medici vi si recò per curare l'artrite. Santa Caterina da Siena frequentava questo luogo più assiduamente, ed è a lei che fu dedicata la cappella di fronte alla vasca, voluta dalla famiglia Amerighi nel 1660. La santa frequentava insieme alla madre i bagni, fin dalla sua giovinezza, in particolare tra il 1362 e il 1367.

Le acque che sgorgano nella piscina del paese, vengono fatte defluire verso il Parco Naturale dei Mulini.


Il Parco dei Mulini è un percorso archeologico visitabile, voluto dal Comune di San Quirico d'Orcia dal 1999. Il percorso si snoda ai margini del borgo, ed inizia con le vasche e le cisterne di raccolta dell'acqua di scolo. Dalle vasche poste sulla sommità della collina, l'acqua scende verso il fondovalle alimentando gli antichi mulini disposti ad altezze degradanti.

Si tratta di quattro mulini scavati nella roccia, un'opera di ingegneria idraulica molto complessa che ne permetteva il funzionamento anche in estate perché alimentati da una sorgente termale che sgorgava con una portata costante.


Il Mulino di Sopra ed il Mulino Buca, si trovano sottoterra; mentre, il Mulino di Mezzo ed il Mulino da Piedi sono seminterrati.

Le acque termali sgorgano ad una temperatura di circa 49° e sono classificate come bicarbonato-solfato-alcalino-terrose, ipertermali. Sono utilizzate presso lo stabilimento termale per la cura e la prevenzione di molteplici patologie dell'apparato locomotore attraverso bagni e fanghi e dell'apparato otorinolaringoiatrico attraverso inalazioni.


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