La storia di questo borgo viene rivissuta da Giacomo Miniutti, originario del posto, il quale basandosi sui racconti dei nonni e non solo, ha scritto il libro “Guardaci nel Peggio“, il quale raccoglie frammenti della storia di quei luoghi e delle loro genti, che nonostante tutto dopo molti anni ancora oggi rimangono legati alle loro origini... #tuttitaly
Il borgo di Movada aggiunge fascino al Lago di Redona - quest'ultimo immerso nel contesto del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, una vasta area protetta di indescrivibile bellezza, diventata nel 2009 patrimonio dell'UNESCO.
Il Lago di Redona nasconde i resti del borgo di Movada, che, affiora quando il livello delle acque si abbassa, e si lascia ammirare completamente quando il bacino viene svuotato. La vista del borgo, sommerso dalle acque smeraldine, è davvero suggestiva.
Storia
Circa sessant'anni fa, la Val Tramontina, luogo di straordinaria bellezza, amato dagli escursionisti, ospitava tre piccoli paesini, Movada, Fleur e Vecchia Redona.
Nei primi anni '50 venne costruita una gigantesca diga per sbarrare il corso del fiume Meduna e creare un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica. Tale progetto causò l'inondazione della valle e i tre piccoli paesini vennero completamente sommersi.
Gli abitanti, che riuscirono a salvarsi, si trasferirono in altri paesi.
Tale evento venne archiviato fino a quando, negli ultimi anni, per via della siccità e del continuo abbassarsi dei corsi d'acqua, l'antico borgo di Movada con i suoi ruderi semidistrutti, ritornò alla luce, diventando così un'attrazione per i turisti.
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