Fu edificata nel XII secolo nel punto più alto e sicuro della città medievale... #tuttitaly
La Cattedrale di Santa Maria Assunta (iniziata nel 1107 e consacrata nel 1190), oltre a essere il principale luogo di culto della città, è uno degli elementi più preziosi del capoluogo lombardo.
Nella costruzione della Cattedrale, venne rispettato lo stile romanico ma si può osservare anche qualche nota di gotico, rinascimentale e barocco. Inoltre, al suo interno, si possono ammirare capolavori di scultura e pittura degni di nota.
Ciò che ci ha affascinati a prima vista è stata proprio la maestosa facciata del Duomo.
Rivestita in marmo, è ricca di elementi decorativi tra cui spiccano le statue dei quattro Profeti Maggiori (nel portone centrale), le statue della Vergine, di Sant'Omobono e Sant'Imerio (nel protiro), e il fregio dei mesi con tutti i suoi particolari (realizzato quando era ancora in vigore il calendario giuliano).
All'interno della cattedrale, la navata centrale è completamente decorata da un ciclo di spettacolari affreschi, realizzati da vari artisti nei primi due decenni del XVI secolo. I lavori con le Storie della Vergine, sul lato sinistro della navata, furono iniziati dal pittore ferrarese Boccaccio Boccaccino, e completati da Gian Francesco Bembo e Altobello Melone.
Delle storie della Passione di Cristo, dall'altro lato della navata, si occuparono il Romanino e il Pordenone. Sono proprio le opere di quest'ultimo a portare una ventata di innovazione, sia nel Duomo che nella città. Il Pordenone, ritornato da un viaggio a Roma dove aveva visitato la Cappella Sistina di Michelangelo, stravolge il modo di presentare gli episodi narrati: oltre a prediligere uno scena a tutto campo, i protagonisti delle sue opere sono raffigurati in modo tale da dare l'impressione di uscire dallo spazio a loro dedicato.
Da notare la controfacciata del Duomo, anch'essa opera del Pordenone, ad esclusione della Resurrezione di Cristo, di Bernardino Gatti, nella zona inferiore sinistra.
Nella parte in alto possiamo vedere la Crocifissione, mentre in basso a destra la Deposizione. La figura del Cristo, nell'angolo in basso a destra, regala una piccola illusione ottica: se ti trovi sulla sinistra, ti sembrerà che il corpo stia scivolando, da davanti ti sembrerà rivolto in avanti, ed a destra ti sembrerà rivolto a destra.
Il terzo altare sulla destra è quello di San Fermo. Qui si trova la pala d'altare dell'artista cremonese Luca Cattapane (secolo XVI) "Il crocifisso tra i santi Fermo, Girolamo e il Papa Innocenzo I" (1593). Gli occhi di alcuni personaggi del quadro seguono lo sguardo del visitatore.
Non nascondo che durante l'esperimento, nonostante mi spostassi da una parte all'altra, mi sono sentito osservato, e anche leggermente a disagio. 😉
Nella Cappella del Sacramento, a destra dell'altare, possiamo ammirare l'Ultima Cena di Giulio Campi (1568). Nella tela, possiamo riconoscere un personaggio dalle sembianze femminili. Si pensa sia proprio la Maddalena.
Di fianco alla Cappella della Madonna del Popolo, troviamo l'affresco originario di San Michele, raffigurato con una bilancia in mano mentre è in procinto di pesare le anime dei defunti.
Questa particolare rappresentazione ci ricorda l'antico Egitto, dove questo rito è spesso rappresentato nelle piramidi dei faraoni: Osiride pesa il cuore dei defunti per vedere se è più o meno pesante di una piuma.
Naturalmente, in questo articolo ho raccontato alcuni particolari del Duomo di Cremona, ma non nascondo che una volta trovati al suo interno, l'occhio spazia meravigliato, e l'esperienza di per sé mi ha comunque lasciato la sensazione di doverci ritornare, quasi come se avessi tralasciato qualche altro importante dettaglio 😉
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