Inaugurata nel 1630, come riporta un'iscrizione in marmo posta al suo interno. La leggenda narra che fu costruita per opera del Papa Gregorio I quarant'anni prima, trovatosi di passaggio in queste zone. Il campanile che affianca la chiesa fu costruito in seguito grazie a una donazione della famiglia Iuzzolino, la più potente del paese. Secondo un'iscrizione posta all'esterno della chiesa, il santo Gerardo Maiella ebbe uno sbocco di sangue proprio davanti all'altare maggiore mentre pregava... #tuttitaly
La Chiesa Madre di San Gregorio Magno, situata nella piazza omonima, è il cuore del comune di San Gregorio Magno. Inaugurata nel 1630, secondo un'iscrizione in marmo all'interno, è considerata uno dei più antichi edifici di culto della città. La leggenda vuole che sia stata commissionata dal Papa Gregorio I, quarant'anni prima, durante un suo passaggio in queste terre.
Il campanile accanto alla chiesa fu costruito successivamente grazie alla generosa donazione della potente famiglia Iuzzolino. Durante il terremoto del 1980, il tetto della chiesa crollò, ma la fede dei fedeli rimase intatta. Un'iscrizione esterna ricorda il miracolo accaduto davanti all'altare maggiore, quando il santo Gerardo Maiella ebbe uno sbocco di sangue mentre pregava.
All'interno della chiesa, tre porte accolgono i visitatori, conducendoli lungo le tre navate. L'altare maggiore, con la statua di San Gregorio Magno nella nicchia dietro di esso, è circondato da dieci altari dedicati a santi e sante. Reliquie di San Concordio martire sono custodite nella navata di destra, mentre la sacrestia, con gli abiti liturgici, si trova alla fine della navata di sinistra.
Una cantoria si erge di fronte all'altare maggiore, mentre una vasta cripta accoglie i fedeli desiderosi di pregare in silenzio. Nella chiesa sono conservate anche reliquie di San Camillo, San Felice e San Gregorio Papa. Il campanile, in stile romano, con le sue cinque campane, completa la suggestiva architettura sacra di questo luogo di culto.
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