In stile barocco e ricca di stucchi dorati e affrescati, è tra le Chiese più antiche ancora aperte al culto in città. Divenuta Matrice nel 1874 in sostituzione della chiesa di S. Matteo (1629 precedente al terremoto) e fu ricostruita nel 1751... #UNESCO #tuttitaly
La Chiesa Madre di Scicli, una delle chiese più antiche della città, ha una storia ricca di eventi e significati. Fondata per volere della famiglia Miccichè, l'odierna Matrice ha origini nel '600 come chiesa gesuitica dedicata a S. Ignazio di Loyola.
Nonostante il devastante terremoto del 1693 che danneggiò gravemente l'edificio, la Chiesa Madre fu ricostruita nel 1751, come testimonia la data sulla facciata.
Nel 1874, sostituì l'antica Matrice di S. Matteo e mantenne il nome di S. Ignazio, a cui nel 1986 fu aggiunto il titolo di San Guglielmo eremita per la funzione parrocchiale.
Posizionata strategicamente in piazza Italia nel centro storico di Scicli, la chiesa è a pianta basilicale a tre navate, con una struttura imponente caratterizzata da pilastri e semicolonne.
All'interno, spicca un pulpito in legno del '700 e tele del '900 di Bartolomeo Militello sulla volta. L'altare maggiore in marmo policromo, proveniente da un'altra chiesa demolita, è situato nell'abside separata dalla navata da una balaustra in pietra pece di Ragusa.
Un'urna argentea nella navata di sinistra, custodisce le spoglie mortali di San Guglielmo. Nella stessa navata si trova il simulacro in cartapesta della Madonna delle Milizie, co-patrona della città, insieme a tele che raffigurano la battaglia delle milizie.
Opere provenienti dal Convento dei Cappuccini e dalla Chiesa di S. Matteo arricchiscono la navata di destra, tra cui una tela di Antonino Manoli del 1721 che rappresenta S. Guglielmo in preghiera su Scicli prima del terremoto del '600.
La chiesa Madre di Scicli è un luogo ricco di storia, arte e spiritualità che merita sicuramente una visita approfondita.
Comments