È la chiesa del Santo Patrono. Le prime notizie risalgono al 988, ma la veste attuale è il risultato di interventi successivi che le hanno imposto l'attuale facciata in stile neoclassico e l'interno di gusto tardo-barocco. Domina l'intero edificio la cupola, rivestita da ambrogette in ceramica che ripetono lo stilema classico presente anche in altre cupole dei centri della Costa d'Amalfi... #UNESCO #tuttitaly
La Chiesa di San Pietro Apostolo a Cetara è una meraviglia architettonica che risale al 988, anche se la sua attuale struttura è il risultato di vari interventi nel corso dei secoli. Affacciandosi su un grazioso sagrato posto in cima a una scalinata, la facciata neoclassica con paraste ioniche accoglie i visitatori in un'elegante armonia di stile.
Il campanile, imponente con i suoi oltre 18 metri di altezza e le monofore che si susseguono su ogni lato, testimonia la storia millenaria della chiesa. La cupola, dominante sull'edificio, rivestita con ambrogette in ceramica, richiama lo stile classico caratteristico della Costa d'Amalfi.
Entrando nell'edificio, si è accolti da un suggestivo portale in bronzo del 2005, raffigurante San Pietro, San Andrea e il Signore che muove una rete, un omaggio ai pescatori locali. L'interno della chiesa, con la sua unica navata e una serie di altari laterali, è un tripudio di intonaci e stucchi tardo-barocchi, impreziositi da paraste composite e capitelli corinzi dorati.
Gli altari laterali, dedicati a varie figure sacre come l'Immacolata e la Madonna Addolorata, custodiscono opere d'arte preziose, tra cui dipinti e sculture lignee. Il presbiterio, con l'altare maggiore settecentesco e la tavola dipinta raffigurante la Crocifissione, è un punto focale dell'adorazione e della bellezza artistica.
La cupola della chiesa, con i suoi affreschi rappresentanti i quattro evangelisti sui pennacchi, trasuda una maestosità che incanta i visitatori. Gli elementi artistici all'interno della chiesa, come la vetrata che combina l'iconografia di San Pietro a Roma con scorci di Cetara, creano un'atmosfera magica e spirituale.
Da non perdere anche l'organo napoletano del 1864, restaurato nel 2002, che completa l'esperienza sensoriale e spirituale offerta dalla visita alla Chiesa di San Pietro Apostolo a Cetara. Un viaggio nel tempo e nella fede che lascia un'impronta tangibile nel cuore di chiunque abbia la fortuna di varcarne la soglia.
Comments