Il Duomo, massima espressione di barocco siciliano, si erige maestoso su una scalinata delimitata da un imponente cancellata in ferro. È caratterizzato da una facciata “a torre” che ingloba il campanile e da una cupola alta 43 metri. Il suo asse centrale è leggermente ruotato rispetto alla piazza. In questo modo, chi osserva dalla Piazza Duomo, può ammirare la chiesa nelle sue 3 dimensioni e di ammirare anche la sua cupola... #UNESCO #tuttitaly
La Cattedrale di San Giorgio, un tempo Chiesa Madre della città, ha una storia ricca di cambiamenti e trasformazioni.
Originariamente situata all'estremità est dell'abitato, nei pressi dell'attuale Giardino Ibleo, la chiesa pre-1693 venne gravemente danneggiata da un terremoto. Nonostante ciò, alcune parti sopravvissero, tra cui parte della facciata e della Cappella maggiore.
Per risolvere la situazione, nel XVIII secolo si decise di trasferire la chiesa in una posizione più centrale rispetto all'abitato. Il progetto di costruzione del nuovo luogo di culto fu affidato all'architetto Rosario Gagliardi nel 1738. Questo edificio è considerato una delle opere migliori dell'architetto, caratterizzato da una monumentale facciata a torre con un campanile integrato.
La facciata del Duomo, completata nel 1775, presenta un grande portale decorato con rilievi e fregi vegetali, opera dell'intagliatore Vincenzo Fiorello. All'interno, la chiesa è divisa in tre navate da robusti pilastri in pietra, con decorazioni scultoree realizzate tra il 1779 e il 1781 da Giambattista Muccio e Giorgio Nobile di Ragusa.
Nelle cappelle laterali si possono ammirare tele di artisti del Settecento siciliano, mentre sopra le porte laterali sono conservati i simulacri portati in processione durante la festa patronale di San Giorgio. La navata centrale ospita un grande organo del 1887, considerato un capolavoro della ditta "Serassi" di Bergamo.
Nella sacrestia adiacente è conservato un frammento di un monumentale altare in pietra calcarea scolpito dallo scultore Antonino Gagini per la vecchia chiesa di San Giorgio tra il 1573 e il 1576. Questo e altri reperti recuperati dalle rovine della vecchia chiesa testimoniano la magnificenza dell'opera originaria.
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