Nel cuore del Lazio c’è un lago che, oltre a mostrarsi in tutta la sua bellezza, nasconde più di un mistero: il lago fantasma di Canterno... #tuttitaly
A circa un centinaio di chilometri da Roma, in provincia di Frosinone, si trova il maggiore specchio d'acqua lacustre di origine carsica del Lazio, il lago Canterno.
Nonostante sorga in prossimità di strade trafficate, esso è avvolto da un atmosfera incantata, quasi surreale.
Le origini del lago sono incerte, ma si narra si sia formato nel 1821 quando l'inghiottitoio Pertuso fu ostruito da detriti. Le acque inondarono l'ampia conca, che era originariamente occupata da campi coltivati.
In tale occasione, infatti, gli abitanti delle zone circostanti persero le proprie coltivazioni e si dovettero dedicare alla pesca.
Il lago è famoso per la sua instabilità. Le acque tendevano a prosciugarsi per giorni, mesi o anche anni, per poi riempirsi nuovamente. Nonostante nel 1945, l'inghiottitoio venne ostruito artificialmente e venne realizzata una piccola centrale idroelettrica, questa particolare peculiarità non è del tutto scomparsa.
Il lago veniva chiamato "Fantasma" a causa di un curioso fenomeno: i pesci presenti in abbondanza scomparivano misteriosamente nei periodi di secca per poi riapparire quando il bacino idrico si riempiva nuovamente. Dunque, che fine facevano, nel frattempo? Questo mistero avvolse il lago per anni.
Nel 1943 vi fu la possibilità di esplorare "Pertuso", e in questa occasione venne scoperto il collegamento con una
grotta sotterranea, dove infatti si rifugiavano i pesci quando le acque si prosciugavano.
Particolarmente affascinante è l'immagine delle due massicce vette rocciose della Monna e della Rotonaria che in inverno si specchiano innevate nelle acque azzurre, e appaiono al tramonto tinte di rosso, porpora e viola.
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