L’etimologia del toponimo è incerta: alcuni la attribuiscono al latino MIRARE (‘guardare’) con il significato di belvedere, altri a San Nicola di Mira che vi ebbe i natali e, di conseguenza, diede il nome al territorio circostante... #tuttitaly
Mira, comune sparso con sede municipale in Mira Taglio, nasce dalla fusione tra le frazioni di Mira Taglio e Mira Porte con i centri di Oriago, Borbiago, Marano, Gambarare e Malcontenta.
Il centro abitato nasce nel medioevo come porto fluviale per i barcaioli che collegavano Venezia alla riviera del Brenta. Il paese era abitato in prevalenza da barcaioli e pescatori.
L'edificato si sviluppa in epoca veneziana con la costruzione di numerose ville su entrambe le sponde del fiume Brenta, ad opera della nobiltà proveniente dalla Serenissima che qui vi trascorreva il periodo estivo.
Il simbolo di Mira è una delle più belle ville venete, opera del grande architetto Andrea Palladio: Villa Foscari, detta La Malcontenta, nell'omonima frazione del comune. L'edificio risale al 1559, e ancora oggi appartiene alla nobile famiglia Foscari.
Famosa anche Villa "dei Leoni", centro di un complesso
che comprende anche la barchessa e l'oratorio. La barchessa, una volta restaurata, è diventata il teatro comunale di Mira. La villa viene usata per esposizioni ed eventi.
A Mira, i luoghi di culto più importanti sono la Chiesa di Santa Maria Maddalena (a Oriago), la Chiesa di San Giovanni Battista (a Gambarare), la Chiesa di San Nicolò (a Mira Taglio) e la Chiesa di Santa Maria Assunta (a Borbiago).
A Mira si può gustare la cucina veneta, e tra i piatti tipici
troviamo: le sarde in saor, le moleche, il fegato alla veneziana, la peverada, i manai, i fagioli alla veneta, i casunziei, i carciofi alla veneta, i baicoli, ed il classico risi e bisi.
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