Il paese dello zafferano; “l’oro rosso” che ha fatto la fortuna di Navelli... #tuttitaly
Adagiato su di un colle, affacciato su un bellissimo panorama, Navelli è un suggestivo borgo diviso in due parti: una completamente abbandonata e l'altra molto signorile e ben curata, abitata da 508 persone.
La parte più antica del borgo è caratterizzata da una ripida scalinata sulla quale confluisce una rete di vicoli stretti di straordinaria bellezza, impreziositi dalla presenza di palazzi e archi.
Infatti, per arrivare al Palazzo Baronale Santucci, abbiamo dovuto attraversare in salita tutto il borgo. Questa è stata un'esperienza unica non solo per i paesaggi da cartolina, ma anche per l'aria che si respirava e che sembrava riportarci indietro nel tempo, forse nel Cinquecento.
In particolare, Navelli è conosciuta per il suo pregiato zafferano. Nel 1230, il monaco domenicano Santucci portò dalla Spagna al suo paese d'origine alcune piante di zafferano.
Fu proprio lui ad introdurre in Italia, per la prima volta, la pregiata spezia Crocus sativus, chiamata anche "oro rosso". E' una spezia davvero preziosa se si pensa che per ricavarne 1 kg, bisogna togliere a mano gli stimmi a circa 200 000 fiori.
Da secoli ormai, nel mese di ottobre e novembre, la piana di Navelli si riveste di un fantastico e profumato tappeto viola.
La spezia prodotta in questa zona si contraddistingue per il suo grande potere aromatico e per il sapore molto equilibrato.
La commercializzazione dello zafferano ha consentito di ingrandire e abbellire il paese, che ancora oggi esibisce balconi di pietra lavorata, chiese e dimore signorili fuse in un intreccio di archi e stradine acciottolate.
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