E' la più antica chiesa foranea della diocesi cremonese. L'interno si presenta in forme grandiose e solenni, con vistosa policromia... #tuttitaly
Fondata dai Goti nel V secolo, la Pieve di Santa Maria Assunta è indicata come la chiesa più antica della diocesi di Cremona. All'inizio del VII secolo, dopo la conquista longobarda della città di Cremona, il vescovo Anselmo si ritirò nella pieve di Soncino. Il forzato esilio del vescovo rese la pieve sede vescovile. Fu poi elevata al rango di collegiata nell'anno 828.
Nel 1580, la chiesa fu rimaneggiata con allungamento del coro verso est e la costruzione a sud delle cappelle laterali.
La Pieve venne decorata dai manieristi cremonesi Giulio Calvi, che affrescò la navata centrale, e Uriele Gatti, che si occupò della controfacciata. I lavori di rifacimento miravano ad adattarla alle disposizioni approvate durante il concilio di Trento.
Nel 1802 subì un grave danneggiamento a causa di un terremoto, e alla fine dell'ottocento l'architetto Carlo Maciachini dette alla chiesa l'attuale aspetto costruendo l'imponente cupola ottagonale.
In quell'occasione, sulla cuspide della torre campanaria, venne posta la statua in rame realizzata da Carlo Riva. Il muro settentrionale venne rettificato e la facciata riportata ad un aspetto medievale con la riapertura e il rifacimento del rosone e del protiro su leoni stilofori.
L'interno si presenta in forme davvero grandiose e solenni. La vistosa policromia venne realizzata nel 1897, con un indirizzo allo stile neobizantino.
Lungo la navata, le cui volte sono dipinte con un cielo blu stellato, si trovano una serie di Santi, tra i quali Omobono e Carlo Borromeo (santi della chiesa cremonese e lombarda), e Martino e Paolo (santi protettori di Soncino).
Tra le opere pittoriche presenti nella chiesa, di grande pregio è la tela del pittore fiammingo Matthias Stom, che raffigura un soggetto non ecclesiastico: la liberazione delle catene di Flavio Giuseppe ad opera dell'imperatore romano Vespasiano.
Nell'altare neoclassico è inserita una tela della fine del XVI secolo raffigurante la "Trinità con Angeli e Santi", di Uriele Gatti.
Come disse il parroco che abbiamo incontrato durante la nostra visita, questa è una chiesa davvero sontuosa che, nonostante ci abbia dato l'impressione di trovarci nella pieve più bella mai vista prima, a quanto pare è solo una tra le più belle opere di Soncino, che merita il tempo dedicato alla sua conoscenza.
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