I ballatoi di questo meraviglioso borgo sono quasi tutti esposti a sud, perché servivano unicamente per far asciugare abiti, essiccare cibi e trattenere il calore del sole, specie in inverno. Oggi, l'uso del legno rende Poffabro un luogo altamente ecologico... #tuttitaly
Nel cuore della Val Colvera, si trova un museo a cielo aperto di nome Poffabro.
Nato come luogo di sosta lungo il percorso romano che attraversava le Alpi partendo dalla Julia; nel corso dei secoli Poffabro era divenuto un feudo importante, legato soprattutto alla lavorazione del ferro. Paradossalmente, oggi il ferro non è l'elemento architettonico più in vista del paese; lo sono il legno e la pietra.
Poffabro è un piccolo villaggio di campagna caratterizzato dalla semplicità tipica del Friuli-Venezia-Giulia.
Il fascino del borgo sta nell'umile realtà di pilastri, scale, ballatoi e archi in sasso, in perfetta armonia con la natura circostante.
I balconi, recintati in legno di abete, sono caratterizzati dal colore rossiccio, spesso arricchito da decorazioni. I ballatoi, quasi tutti esposti a sud, servivano per far asciugare abiti, essiccare cibi e trattenere il calore del sole.
Poffabro è celebre grazie all'iniziativa "Poffabro presepe tra i presepi" nata nel 1997, che ha reso il borgo una meta turistica nel periodo natalizio, quando si trasforma in un fiabesco presepe a cielo aperto. Per l'occasione, questo luogo incantato è visitato anche da turisti provenienti dall'estero.
Il monumento di maggior rilievo a Poffabro è la Chiesa di San Nicolò Vescovo, situata nella piazza principale del borgo. Caratterizzata da una splendida facciata bianca che rimanda al neoclassico e da un campanile in pietra grezza, la chiesa fu edificata nel XIX secolo su una precedente struttura religiosa del Cinquecento.
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