Un perfetto equilibrio tra acqua e terra, tra architettura e natura, tra storia e tradizione. Si presenta così questo pittoresco borgo che, sia nel suo centro storico che nei dintorni, offre una cornice perfetta per un weekend di relax... #tuttitaly
Per un disguido del navigatore, ecco che invece di essere diretti a Pordenone, ci troviamo diretti a Polcenigo; una bella occasione per visitare questo paesino medievale, considerato uno dei Borghi più belli d'Italia. E devo dire che la sosta è stata davvero meritata.
Polcenigo si trova, infatti, in provincia di Pordenone, ed è completamente immerso nel verde, nei pressi di meravigliose sorgenti d'acqua. Purtroppo, a causa della siccità, durante la nostra visita, di acqua ce n'era ben poca, ma attraversare e ammirare questo borgo è stato lo stesso molto piacevole.
Cosa vedere
Il borgo di Polcenigo prende forma da un castello, o meglio da una villa veneta che sorge dove anticamente si trovava il Castrum di cui si ebbero notizie fin dal 963. La villa veneta venne costruita nella seconda metà del 1700 e meno di 100 anni dopo fu completamente abbandonata, insieme alla sua scalinata di 366 scalini che collegava il castello al villaggio sottostante.
Salendo in direzione del castello, arriverai alla chiesa parrocchiale di San Giacomo.
Entrando, sulla destra, potrai ammirare il chiostro dell'antico convento francescano del 1262, tra i più antichi della regione.
Notevoli sono i palazzi storici in via Coltura. Dato che nel 1222, la famiglia dei conti di Polcenigo si divise, noterai sulle facciate di alcuni edifici due stemmi diversi relativi ai due rami.
Gli edifici sfoggiano uno stile veneziano, e tra questi puoi ammirare il Palazzo Zaro, che in origine apparteneva ai conti di Polcenigo.
Nel 1607, i conti dovettero venderlo alla famiglia veneziana Manin per pagare il riscatto ai turchi, che avevano imprigionato due membri della famiglia.
Altri edifici degni di nota sono Palazzo Polcenigo con la sua grande magnolia, la più antica del Friuli; Palazzo Pezzuti, Palazzo Fullini Zaia e Palazzo Scolari Salice del XVII secolo. Quest'ultimo vanta uno splendido giardino all'italiana, opera dell'ingegnere Pietro Quaglia.
Sempre in via Coltura, si trovano "Le tole delle poesie", un progetto avviato a luglio 2019. Le poesie vengono pubblicate a cadenza settimanale.
Artigianato
Diverse attività artigianali sorsero grazie alla grande quantità d'acqua. Da non perdere il mulino Modolo, rimasto in funzione fino al 1985. Questi, con le sue tre ruote e 22 cavalli vapore, era senza dubbio il mulino più potente di Polcenigo. Ad alimentare i suoi meccanismi erano proprio le acque del Gorgazzetto, impiegate anche in altre attività quali: la macinazione dei cereali, la filatura per la seta, nei frantoi per la spremitura delle olive, e nei lavatoi pubblici.
Merita una visita la Casa Torre Croda, risalente al XIII-XIV secolo. Al suo interno si possono ammirare le ceramiche artigianali realizzate dalla signora Savina.
Manifestazioni
La prima settimana di settembre, da oltre 300 anni, si tiene la sagra dei cesti, che ha lo scopo di ricordare l'antico artigianato dei recipienti fatti in vimini, giunco e rafia, utilizzati soprattutto per la vendemmia.
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