Alcuni corsi d'acqua sono scomparsi in seguito al sisma del 23 novembre 1980; il più noto era il torrente La Pazzata che nel 2010, dopo una primavera molto ricca di piogge, è ritornato a sgorgare per alcune settimane per poi scomparire di nuovo... #tuttitaly
Senerchia è un bellissimo borgo situato fra le province di Avellino e Salerno, e oggi conta 772 abitanti. Il paese è stato in parte abbandonato a causa del terremoto che il 23 novembre 1980 ha distrutto completamente la chiesa e altre case situate a valle.
Di conseguenza venne ricostruita la nuova città nelle vicinanze del vecchio borgo, che ospita gli attuali abitanti.
La nascita del borgo risale all'VIII secolo, dalle popolazioni emigrate dalla costa a causa delle continue incursioni dei saraceni.
Poco lontano da Senerchia, si trova l'Oasi WWF Valle della Caccia. Questa racchiude alcune specie rare di vegetali, tra i quali troviamo il pino nero. Troviamo inoltre lupi, aquile reali, falchi pellegrini, picchi neri, e non solo.
La zona è inoltre ricca di grotte, come quella del Diavolo, della Madonna di Senerchia, di San Gennaro, di Rovivo, e di Petena. Da ricordare inoltre l'Area delle Teglie.
Oltre al Sele che lambisce il territorio, abbiamo: Vallone Rovivo, Vallone Forma, Piceglia, Fiumicello, Rovivo, Pozzo San Nicola, l'Acquabianca e Vallone Badoleia. In seguito al sisma, alcuni corsi d'acqua sono scomparsi; il più noto era il torrente La Pazzata che nel 2010, dopo una primavera ricca di piogge, è ritornato a sgorgare per qualche settimana per poi scomparire di nuovo.
Il paese, situato a 600 metri s.l.m., è uno dei più suggestivi dell'alta valle del Sele. L'ecosistema risulta ancora incontaminato ed è perfetto per chi ama l'esplorazione, il tracking e l'escursionismo.
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