E' un pittoresco borgo medievale in provincia di Roma, situato su un colle roccioso nell'Alta Valle dell'Aniene, in un'area di grande richiamo religioso, essendo da tutti considerata la culla del monachesimo occidentale... #tuttitaly
Su un colle roccioso nell'alta valle dell'Aniene, in provincia di Roma, sorge Subiaco, un pittoresco borgo medievale, che per moltissimo tempo è stato meta di pellegrinaggi grazie all'opera di San Benedetto da Norcia.
Il Santo volle trovare la pace, a contatto con la natura. Così, si rifugiò in una grotta isolata aggrappata alle pendici del Monte Taleo, all'interno delle selvagge gole dell'Aniene. Qui rimase per tre anni, e predicò ad alcuni pastori la sua parola basata sulla carità e sull'amore cristiano.
Nel tempo, si radunò attorno a lui una moltitudine di persone, e diede così vita a nuovi principi basati sull'uguaglianza, sulla fratellanza e sulla Regola dell'"Ora et Labora".
Benedetto fondò 13 monasteri in tutta la zona di Subiaco. Di questi, ne sono sopravvissuti due: quello conosciuto come Sacro Speco, perché edificato sulla grotta dove il santo visse come eremita; e quello di Santa Scolastica, dedicato alla sorella gemella di Benedetto.
Il Monastero di Santa Scolastica si trova ad est di Subiaco, a 510 m di altezza, e proprio sul suo ingresso figura la scritta "Ora et Labora". È qui che nel 1465 i due chierici tedeschi A. Pannartz e C. Sweynheym impiantarono la prima tipografia italiana. Nell'ottobre dello stesso anno si diede vita al primo libro stampato a caratteri mobili in Italia, in uno stile tipografico detto "stile Subiaco". Nella "Regola", infatti, San Benedetto impose ai monaci la lettura, sia privata che comunitaria.
Santa Scolastica è considerato il più antico monastero benedettino d'Italia e del Mondo. Già questo è un motivo valido per recarsi a visitarlo.
Sulla sommità del borgo di Subiaco, svetta la Rocca Abbaziale, nota anche come Rocca dei Borgia per aver accolto la culla di Giovanni, Cesare e Lucrezia Borgia.
La Rocca, venne eretta sul finire dell'anno 1000, per volere dell'abate benedettino Giovanni V, con lo scopo di difendere l'immenso patrimonio dell'Abbazia di Santa Scolastica sparso nel territorio.
Più tardi, il papato diede in commenda la Rocca, di volta in volta ad esponenti del proprio clan familiare.
Nel 1778, per volontà di Papa Pio VI, la Rocca venne restaurata, e gli elementi che la caratterizzavano come Castello Medievale vennero eliminati per dare spazio alla creazione di un moderno Palazzo di Rappresentanza.
Nel cuore della Rocca, si trova il Museo delle Attività Cartarie e della Stampa, un percorso multimediale con ricostruzioni di strumenti dell'epoca e con le tappe di una significativa invenzione che ha riguardato il monastero di Santa Scolastica: la stampa del primo libro a caratteri mobili della storia d'Italia.
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